Una passione che forse ha sempre fatto parte di me, le esperienze sono state molte e in diversi settori.
Il mio primo cane, una meravigliosa meticcia, è arrivato nel 1989, si chiamava Gipsy e ancora adesso sentiamo la sua mancanza.
Qualcuno mi disse che poteva avere qualche antenato border collie e se all’inizio avevo dei dubbi, quando iniziai ad addestrarla per l’agility le sue performance dissiparono ogni incertezza.
Inizio così un divertente periodo di gare e addestramenti intensi ma non mi bastava.....
Arrivò quindi il secondo cane, questa volta un puro border collie, la fantastica Fly che ci ha lasciato nel 2010, e alla veneranda età di 11 anni, credeva ancora di essere una giovincella pronta per iniziare il suo percorso nella speranza di ricevere l’ambita pallina, per la quale aveva una venerazione quasi maniacale.
I miei interessi cinofili si spostarono poi su attività più serie e nel 1997, con un gruppo di agilitisti, iniziammo ad utilizzare i nostri addestratissimi cani a vantaggio di ragazzi diversamente abili che assaporarono il gusto di condurli in semplici ma terapeutici percorsi di agility.
Questo fù l’inizio di una splendida attività come operatore cinofilo in attività e terapie assistite con il cane, ma l’inevitabile fine della carriera agonistica, dopo ripetuti tentativi di recuperare gli errori cronici dei nostri cani che i nuovi amici insegnavano loro. Ho quindi collaborato con l’A.N.U.C.S.S. onlus (Associazione Nazionale Utilizzo del Cane per Scopi Sociali) per diversi anni ed è stato proprio in quel periodo che è arrivato il mio primo golden retriever, la dolcissima Indy che mi ha fatto conoscere un mondo nuovo, fatto di morbidezza, di contatto, di equilibrio e di stoica tolleranza.
Nello 2000 il mio datore di lavoro, il Corpo Forestale dello Stato, ha deciso di riorganizzare il suo Servizio cinofilo e di coinvolgermi in questa impresa. Da allora l’attività cinofila è stato il mio unico impegno, ho cercato di migliorare le mie conoscenze frequentando corsi e seminari e di cimentarmi in nuove attività addestrative.
In tutti questi anni ho cercato di imparare molto e di osservare e sperimentare le potenzialità dei golden retriever nei diversi settori d’impiego.
Il mio obbiettivo è produrre dei soggetti altamente selezionati nella morfologia, esenti da patologie ereditarie, ma soprattutto esemplari equilibrati e con un'alta predisposizione all’apprendimento. Questo risultato si può ottenere solo se oltre alla accurata selezione dei riproduttori, si aggiunge una seria gestione della cucciolata ad iniziare dall’imprinting fino alla corretta socializzazione.
Il mio primo cane, una meravigliosa meticcia, è arrivato nel 1989, si chiamava Gipsy e ancora adesso sentiamo la sua mancanza.
Qualcuno mi disse che poteva avere qualche antenato border collie e se all’inizio avevo dei dubbi, quando iniziai ad addestrarla per l’agility le sue performance dissiparono ogni incertezza.
Inizio così un divertente periodo di gare e addestramenti intensi ma non mi bastava.....
Arrivò quindi il secondo cane, questa volta un puro border collie, la fantastica Fly che ci ha lasciato nel 2010, e alla veneranda età di 11 anni, credeva ancora di essere una giovincella pronta per iniziare il suo percorso nella speranza di ricevere l’ambita pallina, per la quale aveva una venerazione quasi maniacale.
I miei interessi cinofili si spostarono poi su attività più serie e nel 1997, con un gruppo di agilitisti, iniziammo ad utilizzare i nostri addestratissimi cani a vantaggio di ragazzi diversamente abili che assaporarono il gusto di condurli in semplici ma terapeutici percorsi di agility.
Questo fù l’inizio di una splendida attività come operatore cinofilo in attività e terapie assistite con il cane, ma l’inevitabile fine della carriera agonistica, dopo ripetuti tentativi di recuperare gli errori cronici dei nostri cani che i nuovi amici insegnavano loro. Ho quindi collaborato con l’A.N.U.C.S.S. onlus (Associazione Nazionale Utilizzo del Cane per Scopi Sociali) per diversi anni ed è stato proprio in quel periodo che è arrivato il mio primo golden retriever, la dolcissima Indy che mi ha fatto conoscere un mondo nuovo, fatto di morbidezza, di contatto, di equilibrio e di stoica tolleranza.
Nello 2000 il mio datore di lavoro, il Corpo Forestale dello Stato, ha deciso di riorganizzare il suo Servizio cinofilo e di coinvolgermi in questa impresa. Da allora l’attività cinofila è stato il mio unico impegno, ho cercato di migliorare le mie conoscenze frequentando corsi e seminari e di cimentarmi in nuove attività addestrative.
In tutti questi anni ho cercato di imparare molto e di osservare e sperimentare le potenzialità dei golden retriever nei diversi settori d’impiego.
Il mio obbiettivo è produrre dei soggetti altamente selezionati nella morfologia, esenti da patologie ereditarie, ma soprattutto esemplari equilibrati e con un'alta predisposizione all’apprendimento. Questo risultato si può ottenere solo se oltre alla accurata selezione dei riproduttori, si aggiunge una seria gestione della cucciolata ad iniziare dall’imprinting fino alla corretta socializzazione.